04 luglio 2010

Pubblicato su FB: Adriano Petta ed Ennio Montesi

Caro Adriano,

ti ringrazio infinitamente per il tuo squisito commento a “Racconti per non impazzire” commento che è una sorta di recensione. Emil Cioran disse bene, “un libro deve essere pericoloso”. Forse non è un caso che sono sempre alla continua ricerca di una scrittura incisiva, sferzante come il vento freddo che arriva all’improvviso dalla montagna. La mia scrittura la esigo tagliente come un bisturi, dura come il diamante, ma lieve come il battito d’ali di farfalla.

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Ricambio con il mio commento al tuo libro “Ipazia”. La tua limpida narrazione, basata su precise fonti storiche, mi ha lasciato amaro in bocca per come hai saputo con così grande maestria narrare e trasmettere i perché e i come la scienziata Ipazia, straordinaria donna di enorme intelligenza tra le migliori menti della storia, fu repressa e poi sadicamente uccisa con metodi così efferati e terribili che solo le menti depravate e criminali prodotte dal fanatismo del Cristianesimo riescono a concepire e a mettere in atto. Il tuo libro “Ipazia” dovrebbe essere adottato nelle scuole per insegnare ai ragazzi di quali crimini atroci siano capaci le religioni. Sappiamo bene che sostanzialmente ad oggi poche cose sono cambiate anche se crimini così feroci sembrerebbero scomparsi. È evidente che la società si sta svegliando dal sonno millenario che la segatura religiosa ha provocato nelle menti.

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Il Cattolicesimo e la Chiesa cattolica sono il cancro dell’Umanità. Fino a quando l’uomo non capirà di quali danni gravissimi producono le dottrine religiose nel tessuto sociale, non sarà mai padrone della propria esistenza. Fino a quando l’uomo non si distaccherà totalmente dai dogmi prodotti dal fanatismo delle superstizioni medievali delle religioni, non sarà mai protagonista delle proprie decisioni e delle proprie scelte. E non potrà mai vivere in armonia con se stesso, né con la natura, ma soprattutto non sarà mai uomo libero.

Ti abbraccio,

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Ennio Montesi

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Ennio, mi dispiace, verrei volentieri alla Feltrinelli di Pavia dove sono stato il 3 maggio con la mia "Ipazia", ma il 30 luglio sarò a Scauri, per un'altra presentazione... Ma, prima o poi, vedrai che riusciremo ad incrociarci! Ho letto la tua bellissima raccolta di racconti: tutti dei piccoli gioielli di letteratura... ("La valigia" è terribile e stupendo, credimi...") e non solo: storie che scavano nel profondo dell'essere umano, che mi hanno fatto riflettere sul pensiero di Cioran, "un libro deve frugare nelle ferite, deve provocarne di nuove, un libro deve essere pericoloso". Credo che nessun testo come il tuo incarni le parole di Cioran...!

Alla Feltrinelli di Pavia salutami con affetto Claudio Amaro, ti prego!

A te un abbraccio con tutti i miei complimenti per i tuoi stupendi "Racconti per non impazzire.

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Adriano Petta

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Inutile dirti che mi trovo d'accordo su tutto, Ennio! Ma qualcosa sta cambiando nel mondo, forse per questo terribile spietato ipocrita stato vaticano... forse sta arrivando la resa dei conti! Secoli, secoli e secoli di oppressione ideologica, di orrori, di nausea e vizi... forse il mondo non ne può più, forse i credenti in buona fede stanno per ribellarsi... Ormai soprattutto per quanto riguarda gli orrori della pedofilia... non riescono più a fermare la sozzura che fuoriesce in ogni parte del mondo. Forse noi assisteremo alla resa dei conti, amico mio... Chi potrà decidere tutto, saranno i veri cristiani, i veri sacerdoti, quelli che stanno in prima linea, dove c'è bisogno di loro... e ce ne sono tanti, Ennio, sacerdoti combattuti dai vertici della chiesa... ma amati dalla gente a cui portano una parola d'amore, un aiuto concreto, nelle parti più disgraziate del mondo, comprese quelle periferie delle nostre città in mano alla mafia e alla camorra.

Lo so, Ennio, lo so quello che vuoi dirmi: che il mondo dovrebbe liberarsi da quello stato terribile e spietato senza l'aiuto di altri sacerdoti... ma sono proprio su queste creature brave e pure che la chiesa è riuscita a resistere e dietro di loro si è nascosta: ma saranno proprio loro - io spero e comincio a crederci - a darle la spallata finale.

un abbraccio.

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Adriano Petta

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Caro Adriano,

mi hai letto nel pensiero. Magari un giorno chissà tu ed io decideremo di scrivere un libro a quattro mani, come una sorta di chiacchierata, nella quale discutiamo della più grande associazione a delinquere della storia.

Buona estate calda,

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Ennio Montesi